Il castello dei destini incrociati – di Italo Calvino

Il castello dei destini incrociati - Calvino

Complexity Management Literacy Meeting 2015

Italo Calvino: “Il castello dei destini incrociati”

Per il Complexity Management Literacy Meeting 2015, Marinella De Simone – Presidente del Complexity Institute – ha scelto di presentare come Libro Consigliato

Il castello dei destini incrociati – La taverna dei destini incrociati

di Italo Calvino

pubblicato nel 1973 per Einaudi Editore

Breve descrizione dei contenuti del Libro:

Il castello dei destini incrociati è un romanzo breve fantastico di Italo Calvino pubblicato nel 1969 nel volume “Tarocchi – Il mazzo visconteo di Bergamo e New York” per Franco Maria Ricci Editore. Il romanzo viene ripubblicato nel 1973 in un’edizione che contiene anche il successivo romanzo breve “La taverna dei destini incrociati”. Il testo narrativo è accompagnato, quasi ad ogni pagina, da riproduzioni di carte dei Tarocchi, in varie combinazioni dalle quali lo scrittore fa scaturire diversi racconti. Si tratta dunque di un’opera di letteratura combinatoria.

Ecco perché Marinella De Simone consiglia questo libro:

I due racconti, simili nella struttura narrativa ma estremamente diversi nella genesi, richiamano in chi legge il continuo intreccio tra ordine e caos, tra prevedibilità e caso; entrambi emergono dall’intrecciarsi delle carte posate sul tavolo dagli avventori i quali, divenuti muti nell’attraversare il bosco che circonda il Castello/Taverna, le utilizzano come mezzo narrativo per raccontare la propria storia.

Le carte da cui scaturiscono le storie de “Il Castello dei destini incrociati” sono Tarocchi miniati da Bonifacio Bembo per i duchi di Milano nel ‘400; le carte da cui scaturiscono le storie de “La Taverna dei destini incrociati” sono Tarocchi Marsigliesi del ‘700, popolari e grezzi nella loro fattura, ma proprio per questo molto più ricchi di suggestioni. Dalla scelta di due mazzi simili (i Tarocchi) e, nel contempo, profondamente diversi (aristocratici i primi, popolari gli altri), discende la genesi divergente dei due racconti: la prima, ordinata come un perfetto cruciverba di immagini; la seconda, caotica come un labirinto in cui perdersi irrimediabilmente.

“Il Castello dei destini incrociati” emerge infatti per Calvino nella sua compiutezza in solo una settimana, grazie alla costruzione di un “quadrato magico” di storie di natura aristocratica ispirate all’Orlando Furioso, intorno al quale le altre storie riescono a prendere velocemente forma.

Le storie narrate dalle persone comuni ne “La Taverna dei destini incrociati”, invece, non trovano per Calvino l’ordine sperato, come se le carte, nel loro continuo intrecciarsi, continuassero incessantemente a mutare ed a scambiarsi di posto, impedendogli di arrivare ad un lavoro compiuto.

Nel gioco tra ordine e disordine, tra caos e prevedibilità, è la vita disordinata ad avere il sopravvento sullo stesso Autore.

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Complexity Management Literacy Meeting 2015

Il significato d’ogni singola carta dipende dal posto che essa ha nella successione di carte che la precedono e la seguono… Mi sono applicato soprattutto a guardare i tarocchi con attenzione, con l’occhio di chi non sa cosa siano, e a trarne suggestioni e associazioni, a interpretarli secondo un’iconologia immaginaria. Ho cominciato con i tarocchi di Marsiglia, cercando di disporli in modo che si presentassero come scene successive d’un racconto pittografico. Quando le carte affiancate a caso mi davano una storia in cui riconoscevo un senso, mi mettevo a scriverla.

(Italo Calvino)

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